Smart City Smart People

Smart city

Il nuovo modello di espressione del capitalismo urbano è la Smart City. Attraverso la realizzazione di moderne infrastrutture materiali e immateriali, il capitalismo cerca di riprodurre le condizioni di una maggiore accumulazione a prescindere dai reali bisogni dei territori. Nello scenario della crisi economica la Smart city rappresenterebbe un’occasione per aprire immensi mercati ridisegnando i modi di vita delle e nelle città. Imprese commerciali, di distribuzione e produzione di tecnologie digitali, banche, multinazionali e governi regolano i dispositivi di questa rivoluzione urbana in funzione del profitto. Nella modalità predatoria più classica del capitalismo si espropriano proprietà pubbliche, risorse umane e naturali per metterle al servizio degli investimenti e dei profitti. In un momento di profonda crisi dell’economia occidentale, la “città intelligente” diventa il luogo di punta degli investimenti e dell’accumulazione e spazio, in cui tutti i rapporti e le domande sociali vengono piegate a logiche di mercato ((Al 30 2016 giugno di quest’anno le StartUp Innovative italiane hanno toccato quota 5.943, in crescita di oltre 500 unità rispetto al trimestre precedente.

Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio di Perugia: “In Umbria al 30 giugno di quest’anno risultano operative 91 StartUp Innovative. Di queste, 67 in provincia di Perugia. Numeri ancora non molto alti – l’Umbria è 17esima nella graduatoria delle regioni italiane – ma che tuttavia cominciano ad avere un loro spessore. A Perugia le 67 StartUp Innovative rappresentano lo 0,42% delle Società di Capitali della provincia e l’1,13% di tutte le StartUp Innovative italiane. Occorre puntare e sostenere questa tipologia di impresa orientata verso percorsi di Innovazione, capace di favorire la crescita sostenibile, lo sviluppo tecnologico e l’occupazione, in particolare giovanile. Le StartUp Innovative contribuiscono allo sviluppo di nuova cultura imprenditoriale, alla creazione di un contesto maggiormente favorevole all’innovazione, promuovono maggiore mobilità sociale e attraggono in Italia talenti, imprese innovative e capitali dall’estero”. http://www.umbriaon.it/startup-innovative-crescono-in-umbria/)).

Smart City Smart People

Una “città intelligente” naturalmente non si crea se al suo capitale tecnologico manca un adeguato capitale sociale. Non si tratta semplicemente di diffondere l’uso delle tecnologie digitali tra la popolazione urbana ma di formare cervelli, sensibilità, conoscenze e stili di vita individuali e collettivi corrispondenti. Una nuova ideologia quotidiana funzionale, un universo simbolico, di valori e norme comuni che legittimano, valorizzano e fanno girare i dispositivi della “città intelligente”. Il controllo sociale nel nuovo modello urbano passa essenzialmente attraverso la comunicazione, la fabbricazione di soggettività e coscienza. Più nello specifico possiamo vedere come la multinazionale Cisco, tramite l’accordo stipulato con il Comune di Perugia in data 14 Dicembre 2016 si sta immettendo all’interno dei programmi scolastici locali formando studenti in Cybersecurity e Internet of Things. La campagna di educazione porta il nome di “Programma Cisco Networking Academy” e formerà gli studenti quasi unicamente ai linguaggi ed alle tecnologie Cisco. Il percorso formativo più importante è il CCNA, Cisco Certified Network Associate , organizzato in 4 moduli, che fornisce le compentenze per diventare un esperto di networking. Al termine del corso viene rilasciato l’attestato Networking Academy Skills che dà diritto a sostenere, presso un ente di certificazione, l’esame per ottenere la certificazione CCNA , il primo livello delle certificazioni individuali Cisco. In conclusione l’istruzione proposta dalla multinazionale dal Comune è quella estremamente professionalizzata già dalle scuole superiori, ma con scarse opportunità di ricollocamento in imprese od enti che non usano la tecnologia Cisco.
Per quanto riguarda la modalità del lavoro inoltre Cisco incita la creazione di Start-Ups ((Officine Fratti “è un progetto volto alla promozione di percorsi di rigenerazione urbana del centro storico, attraverso l’imprenditorialità giovanile e le professioni culturali e creative”.
Questo bando indetto dal dal Comune di Perugia con altre aziende private, seleziona 8 giovani tra i 18 e i 35 anni offrendo una borsa-lavoro di 500 € cadauno. Le figure ricercate sono molto vaghe in quanto inoltre a studenti, professionisti e micro imprenditori è alla ricerca di “Makers”; lavoratori per lo più intellettuali, come creativi o artigiani 2.0. http://www.comune.perugia.it/pagine/officine-fratti-creative-space)), la creazione di lavoro 4.0 ecc. ecc. Qui il Comune di Perugia sembra avere le idee molto chiare in quanto indice bandi e gare per finanziare queste attività che poi creano tipologie di lavoro più precarie che mai: contratti senza garanzie con una paga che non considera l’impegno che i candidati devono affrontare e non gli permette di sopravvivere se non cercando anche altre risorse.

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